Editoriale

adminnext | Cultura | lun, Feb, 2010| Commenti disabilitati su Editoriale

Con questa pubblicazione si intende concludere una fase per iniziarne un’altra.
Qualche anno fa è iniziato il cammino per ripensare il valore della struttura “Cinema Italia” che ha portato alla conferma della vocazione della comunità cristiana all’annuncio del Vangelo. Inizia nello stesso momento un cammino di partecipazione di tutti: ognuno porta con sé un seme che lo distingue e lo rende capace di donare.

Il Vangelo è affidato ai credenti perché lo vivano e lo diffondano: “Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta” (Giovanni Paolo II).

Solo con una fede libera e creatrice il Vangelo può ringiovanire le tradizioni di una comunità.
Fare cultura non è una moda o un modo per riempirsi la bocca di parole. Al contrario significa aver capito che il tesoro prezioso del Vangelo e il dono della fede non vanno nascosti o sotterrati e neppure custoditi gelosamente solo per se stessi.

“Il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza” (Rom. 1,16) ma ha bisogno di incarnazione negli spazi vitali che si trovano dove si cerca di unire l’umano e il divino (Lumen Gentium 36).
Ma il Vangelo è una persona da conoscere sempre meglio e da far conoscere sempre più: Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo. Gesù è in grado di donare a tutti le ragioni della vita piena e della speranza.
Senza questa ispirazione evangelica profondamente intuita e vissuta ci si potrebbe ridurre ad un vago sentimento di filantropia, ad una sorta di umanesimo ateo.
La potenza del Vangelo emerge nell’assoluta certezza che contenuta nella promessa della conclusione del Vangelo di Matteo(28,20): “io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”.
Realizzare un progetto culturale vuol dire essere attenti alle necessità spirituali dell’uomo, di ogni uomo.
Uno dei frutti della riflessione è il nome della nuova struttura: “Il Giardino degli Spiriti” o “Il Giardino degli Spettri” (sempre possibile cambiarlo – come ogni elemento di questa pubblicazione).

Il nome del progetto vorrebbe fungere quasi da manifesto espressivo di ciò che la comunità vuole annunciare con questa realizzazione.
“Giardino” intende essere un riferimento allo stare all’aperto, in mezzo al crescere delle piante, in un luogo dove ci si può trattenere per gustare la bellezza e per goderne insieme.
“Il Giardino degli Spiriti” vuol richiamare la funzione dello spettacolo: spazio per lo spirito, per l’anima, per ciò che fa respirare ma anche spazio di ingegno, di intelligenza.
“Il Giardino degli Spettri”, invece, vuol mettere in dialettica il visibile e l’invisibile:
lo spettacolo è ciò che è visibile, mentre lo spettro è un fantasma che potrebbe divenirlo apparendo; in più c’è il richiamo colorato allo spettro luminoso, tipico della riproduzione artificiale del cinema.

d. Luciano Santini

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